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ennio marchetto

” Conosco Ennio da alcuni anni prima della nascita di Boudoir, il mio negozio di ottica a Venezia.

Ennio è quel tipo di persona che ti mette subito a tuo agio e per questo è facile volergli bene. Siamo diventati amici molto in fretta, complice anche la passione che condividiamo per il giardinaggio. Nella stagione delle potature è lui che si prende cura del mio giardino, per paura che io stesso possa rovinare il roseto.

Ennio Marchetto, come del resto Grace Jones, Elton John, Jodie Foster, Arnold Schwarzenegger e molti altri, è stato testimonial per due campagne pubblicitarie di occhiali per L.A. Eyeworks. ( le uniche due foto a colori su 160 scatti di celebrità ritratte da Greg Gorman in bianco e nero, sono le sue) E’ infatti amico di Gai Gherardi e Barbara Mc Reinholds. Così quando visitai il mio primo Silmo da imprenditore, mi presentai al loro stand come amico di Ennio. In quanto tale, l’accoglienza è stata magnifica, sembrava di essere da noi, in meridione.

Ennio, solo per leggere e per creare i suoi costumi fatti di cartoncino, usa il modello Rebar di La. Eyeworks. Ho chiesto a Margo Willits ( magare per L.A. Eyeworks qui in Europa )  spiegazioni circa il significato della parola Rebar ; mi ha spiegato che è un riforzo metallico che si inserisce nelle costruzioni di cemento armato. In realtà non c’è un vero nesso col design di questo modello di occhiali, se non il fatto che si adatta bene a persone con un’immagine forte . Perfetto per Ennio quindi ! Si , perchè per chi non avesse ancora collegato il nome col personaggio pubblico,  Ennio è quell’artista che in uno spettacolo di un’ora interpreta un centinaio di personaggi diversi, soltanto cambiandosi degli abiti bidimensionali fatti di carta e capaci di trasformarsi anche due o tre volte tramite semplici gesti. Costumi che nascono dalla collaborazione ultraventennale con Sosthen Hennecam, altro amico che Gai Gherardi ed io abbiamo in comune.

Cerco ora con poche domande di portarvi un po’ nel suo fantastico mondo.

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Sei sempre in viaggio per le tue tournée, come riesci a far conciliare  il forte  legame che hai con Venezia  e la necessità di viaggiare ? Cosa ti manca maggiormente quando sei via di casa ?

Mi ci sono abituato gradatamente, ma ho la fortuna che non mi pesa viaggiare e lavorare davanti a pubblici diversi è sempre eccitante e appagante. Venezia è sempre li che mi aspetta e le mie soddisfazione nella mia citta’ natale le ho avute. Ad esempio, aver calcato il palco del Teatro La fenice e del Teatro Goldoni è stato qualcosa di più emozionante che appagare un personale orgoglio. 

Cosa mi manca ? Direi che le rose del mio giardino e il mio letto sono le due cose che mi mancano di piu’.

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- Hai la fortuna di far parte anche della famiglia allargata di L.A. Eyeworks. E’ un’impressione mia, o la creatività, dono che hai in comune con”le ragazze che fanno occhiali”,  è stata la chiave del successo della campagna pubblicitaria che avete fatto insieme? 

Aver fatto la pubblicità per L.A.EYEWORKS è stata un’esperienza  molto simpatica e  semplice allo stesso tempo; la proprietaria Gai Gherardi mi vide a Londra per la prima volta e si innamoro’ del mio show. Di lì, il passo è stato breve quando andai a lavorare, poco tempo dopo negli USA ed esattamente a Los Angeles, mi chiese di far parte della grande famiglia di personaggi, attori e cantanti famosi che avevano posato per loro. L’incontro col grande fotografo Greg Gorman, persona affabile e simpaticissima, è stata un esperienza lavorativa che si è svolta con grande facilità e caratterizzata da una complicità, che vista la sua fama, non avrei mai immaginato. Gorman infatti, ha fotografato i piu grandi divi di Hollywood e fatto copertine per  dischi da Elton John a Tina Turner e molti altri ancora  …

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- Cos’è che  ti piace di più degli occhiali L.A. Eyeworks ? …. e di Los Angeles come città?

Gli occhiali L.A. Eyeworks sono stati innovativi nei colori e nelle forme. Io ho sempre amato l’originalita’ e il gusto che non si accontenta di  essere apprezzato solo dalla massa. Un po’ come il mio show !!! Los Angeles è una citta’ vasta, non posso dirti che sia facile viverci per uno che non ha la patente di guida, come me, si è un po’ tagliati fuori. Però indubbiamente ti offre di tutto e di più in tutti i settori.

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- Alcuni dei personaggi che interpreti, indossano occhiali . Occhiali di cartone che disegni e ritagli tu nel tuo studio a Venezia. Se dovessi disegnare degli occhiali VERI, come sarebbero? prova a descriverli.

In verita’ non ci ho mai pensato, ma se dovessi disegnare i miei occhiali senz’altro si avvicinerebbero al gusto di L.A. Eyeworks. 

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- Esiste un personaggio che ammiri e che ti ha ispirato, ma che devi ancora interpretare ? 

Ci sono molti personaggi che io e Sosthen,  co-disegnatore e ideatore assieme a me dei costumi amiamo, ma la cosa più importante per ogni personaggio, non è riuscire a somigliarci e imitarlo, bensì  trovare una gag talmente forte e comica che funzioni, che venga capita e soprattutto diverta il pubblico. Spesso non è semplice e si lavora duro per trovare la soluzione anche mesi e mesi .

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- Come me sei un appassionato di cucina tailandese. Preferisci preparare le pietanze per gli amici con le tue mani o ti affidi a cuochi esperti e ti lasci servire al ristorante?

Amo da sempre la cucina asiatica, ma  non ho mai cercato di mettermi a cucinare seriamente. Piuttosto tu , Alessandro, sei in grado di farcela degustare ottimamente per cui ricorda che sarò sempre pronto per un tuo invito a cena !!!

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