tziporah salamon
I dress, è ciò che Tziporah Salamon risponde quando le viene chiesto cosa faccia per vivere.
Infatti lei nella vita collezion vestiti, cappelli ed accessori. Non di meno Occhiali.
Tutte cose che lei somma e sottrae varie volte in abbinamenti per comporre quello che rappresenta un look perfetto. Risultato che poi condivide col mondo, sui social media e per le strade di New York quando sulla sua bici azzurra, improvvisa sfliate a Central Park. Appare anche sulle pagine di Vogue, The new York Times, The L.A. Times… riviste patinate per le quali spesso posa.
Figlia di un maestro sarto e di una figurinista, quando la famiglia si trasferì da Israele a New York , lei trovò la propria strada nei coloratissimi vicoli della moda.
Non la conoscevo personalmente fino a quando il nostro amico comune Oscar Mamooi, ci ha presentati. Oscar è un designer con grande talento per l’occhialeria. Per questo motivo Oscar ha fatto parte del mio progetto di collaborazioni chiamato #CELEBRATION. Egli ha disegnato un paio di occhiali da sole ispirati e dedicati alla figura di Anna Piaggi. Il risultato fu talmente convincente da essere copiato da un marchio più diffuso del nostro.
Tziporah naturalmente amava Anna almeno quanto lo faccia Oscar stesso e altrettanto le piacquero gli occhiali da lui disegnati, così scelse per se stessa la versione con spine grigie su sfondo dorato e acetato nero.
Non ci sono molte foto di Tziporah con questi occhiali addosso, non perchè li usi poco, ma perchè è difficile che si vesta nella stessa maniera due volte consecutive!
– A parte per proteggere gli occhi dalla luce, cosa ti fa decidere al mattino se indossare o meno gli occhiali da sole per la giornata che sta per iniziare ?
Uso occhiali da sole praticamente tutta l’estate, ma anche in primavera ed autunno. Come ciclista, che sfreccia per le strade di New York, mi piace proteggermi dai diversi agenti atmosferisci. In ogni caso amo il loro aspetto e come completano un look. Gli occhiali da sole sono un fantastico accessorio di moda.
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– Possiedi una bella collezione di occhiali. Fra tutti c’è un paio che ami più degli altri ? Che provenienza ha e in quali occasioni importanti della vita l’hai indossato ?
Si, ho molte montature e le amo tutte. La maggior parte di loro sono vintage, perchè adoro possedere dei pezzi unici. I miei preferiti sono un paio di occhiali degli anni 40.
Sembrano occhiali da saldatore, con protezioni ai lati e sopra gli occhi. Li ho trovati in un mercatino delle pulci qui a New York, mi sono sembrati estremamente moderni e praticamente intonsi, così li ho comprati. Sono cool e quindi mi accompagnano in molti momenti della mia vita. Ogni momento è importante .
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– Inizi mai la composizione di un look dagli accessori, come ad esempio un paio di occhiali?
Si, ma in genere inizio da un cappello per poi lavorare verso il basso. Posseggo oltre 300 cappelli e tutti i giorni ne indosso uno. La collezione di occhiali è un po’ più ridotta, ma si sviluppa in maniera costante. Amo come gli occhiali riescano a trasformare un look aggiungendo quel tocco chic istantaneamente.
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– Insegni l’arte del vestirsi nel corso di workshops e seminari, sei una delle star apparse in “advanced style” un film che parla di donne tra i 62 e i 95 anni che sfidano l’idea convenzionale della bellezza in relazione all’età anagrafica. Senza dubbio sei un’autorità in questo. Secondo te, che differenza c’è tra stile e moda e come descriveresti lo stile di donne e uomini newyorchesi paragonato a quello degli italiani?
Lo stile è per sempre, la moda è del momento.
La moda cambia, lo stile dura.
La moda dice ” anche io”; lo stile dice ” solo io “
Secondo me gli italiani sono più stilosi, mentre i newyorchesi più modaioli.
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– In “advanced style” appaiono solo donne fashionista ( perdonami l’uso di questa parola) . Se io fossi donna probabilmente copierei ogni loro singolo look. Cosa può invece fare un uomo, pensando al proprio guardaroba, per esprimere maggiore stile, buon gusto e la stessa forza espressa da te, senza per questo apparire ridicolo?
Per prima cosa , accorciare i pantaloni. La maggiorparte degli uomini indossa pantaloni come se stessero dentro una pozzanghera, cosa che è ridicola. Per essere chic e au currant, l’orlo dei pantaloni dovrebbe essere in corrispondenza dell’osso della caviglia. Aggiungere del colore. Indossare un gilet. Mettersi un papillon, bretelle, occhiali. Osare con un cappello. Prendere ispirazione da vecchi film. Mescolare e lasciarsi andare. Giocare insomma.
– Come in ogni mia intervista una domanda sul cibo. Non abbiamo mai pranzato insieme, cosa che rimpiango molto, così non abbiamo mai parlato di cucina. I ristoranti possono essere molto chic, ma cosa mi dici della cucina, dei piatti che vengono serviti ? Cosa rende un piatto stiloso ?
Decisamente la presentazione ha molto peso. Il colore, la matrice. Bisogna rendere il piatto una delizia per gli occhi. Usando guarnizioni, belle stoviglie. Impiegando ingredienti di giornata così da trasmette l’idea di vitalità e freschezza.
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Grazie per il tuo tempo.