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valerio bacciolo

E’ curioso che io abbia aspettato tanto a lungo per arruolare il personaggio di oggi nella comunità di Peoplewithglasses, ma dopo aver visitato il suo profilo instagram ed aver visto  una galleria di autentiche opere d’arte, non potevo aspettare oltre.

Conosco Valerio da una quindicina di anni. Inizialmente come direttore di locali notturni, poi siamo stati vicini di negozio quando lavoravo come ottico a Jesolo e lui era il proprietario di alcune boutique di abbigliamento. Certamente a questo uomo non mancano spirito d’iniziativa, grande creatività e quel tanto di follia che gli permette di lanciarsi periodicamente in nuove avventure. Da un paio di anni, per lui, il capitolo del retail si è chiuso, lasciando spazio ad una passione accantonata causa la mole di impegni, l’arte figurativa. Valerio Bacciolo ora, quando non si occupa dei tre nipotini, dipinge e  scolpisce. Quando viene a trovarmi e ci raccontiamo l’evoluzione delle reciproche vite, a volte si parla di frivolezze, altre si fanno  considerazioni più profonde, ma sempre ci prendiamo molto in giro. Ironia ed autoronia ci accomunano.

Non sapevo avesse vere doti artistiche fino a quando non vidi su facebook, un ritratto di una donna che mi sembrava di conoscere. Infatti gli scrissi “Valerio hai fatto un ritratto a Tziporah Salamon?” Lui, in realtà, non sapeva di chi stessi parlando, poi confrontate le rispettive fonti, abbiamo capito che si, si trattava di lei.  (…anche lei è una “peoplewithglasses” nds)

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- Quando il mondo si dimostra essere tanto piccolo, come interpreti le coincidenze di luoghi, avvenimenti e persone? Gli incontri importanti avvengono per caso o anche le piccole cose sono parte di un disegno preciso?

Io interpreto le coincidenze per quello che sono, cioè casualità. Il che non significa che non trovi magici eventi simili, anzi io sostengo che tutta la vita sia un’infinita magia. Tutto comunque è determinato dal caso, anche le energie più grandi.

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- Tanto per stare in tema di persone, tu di gente ne hai sempre incontrata molta. Gente della notte, gente della moda, gente della strada. Ciascuno avrà a suo modo contribuito a creare quel bagaglio di esperienze che fanno di te l’uomo che sei nel presente. Che tipo di persona esercita su di te maggiore fascino ? Che importanza dai alla bellezza esteriore? 

Questo è molto complicato. Diciamo che in generale mi affascinano persone apparentemente normalissime, che però abbiano qualcosa da dire, anzi molto!  Questo mi incanta, i loro racconti, non i loro beni materiali o il loro aspetto. Sono attratto dalla storia e dal vissuto delle persone, senza preconcetti e a prescindere da chi siano. Do molta importanza alla bellezza, ma tendo a ricercarla più negli sguardi e nella personalità, piuttosto che in lineamenti e proporzioni  perfette.

 

- Generalmente mi piace analizzare le differenze e  i punti di incontro tra stile e moda. Tralasciamo oggi la moda, credi che lo stile che adottiamo nel vestirci parli anche inequivocabilmente del nostro stile come individui?

Non necessariamente, Alessandro. Anzi penso proprio che l’abito non faccia il monaco. Al massimo può “rappresentare” un avvocato o un denstista, ma il vestito non racconta certamente la persona che hai di fronte. Basti pensare che spesso la gente si fa consigliare da terze persone, per mancanza di tempo o capacità, su come vestirsi.

 

- Da Boudoir hai preso degli occhiali da sole Sunday Somewhere. Mi ricordo che è stato un acquisto d’impulso . Ti donano e so che hai ricevuto molti complimenti. Tuttavia non li hai scelti principalmente per come ti stanno, bensì ti ha colpito il loro disegno. Ci spieghi cosa ti è piaciuto e come ti innamori delle cose ?

Non è che mi innamoro, sono semplicemente istintivo. Un oggetto può colpire la mia attenzione per la sua forma e i materiali, come nel caso degli occhiali che ho comprato da te. Li ho visti, mi sono sembrati talmente diversi da tutti gli altri e quando li ho indossati, mi stavano esattamente come mi ero immaginato. Presi ! Non c’era motivo di provarne altri ancora. Alcune scelte, anche se l’istinto mi ci porterebbe, le escludo per rispettare un sapiente dosaggio fra innovazione e sobrietà. Non mi va di guardarmi allo specchio e vedere un adolescente, invece di un giovane nonno.

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- C’è un neologismo che gli inglesi usano abbastanza spesso. “Quality Time”. Un concetto che, nella combinazione fra generazioni troppo fresche e era del digitale,  forse non viene ancora abbastanza apprezzato ed applicato da noi. Consideri le tue lunghe passeggiate a Venezia, durante le quali ricarichi lo spirito di bellezze artistiche, paesaggistiche ed architettoniche, il tuo Quality time?

Assolutamente si. Non solo i giri a Venezia, sono tempo di alta qualità, ma anche una passeggiata da solo in spiaggia, il tempo passato a dipingere o scolpire. Tutto il tempo che dedichiamo a noi stessi aumenta il livello di percezione della vita e con esso il suo stesso valore.

 

 

- A fare ritratti e sculture sei un vero maestro. Da artista, credi che la stessa capacità di emozionare che hanno l’arte figurativa, il balletto e la danza sia propria anche dell’arte culinaria? Tu personalmente consideri la cucina un’arte ? 

Si , non ho problemi a paragonare una cena al ristorante ad una visita al museo o una serata all’opera. Ciascuna nota al posto giusto, rende la sinfonia indimenticabile. Sono un appassionato di cucina ed amo mangiare bene. Cerco sempre freschezza, non solo negli ingredienti: idee nuove da sposare con sapienza e tradizione. Più di tutto però, amo la sincerità in cucina, come quella di questo luogo dove stiamo cenando oggi e dove si mangia davvero bene. Posso consigliare Africa experience a chi legge ? 

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Valerio grazie per il tempo che hai dedicato ai miei lettori e a me .

A presto

venise

© 2021 Boudoir Galleria Ottica Venezia

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